Merlino
Tanto tempo fa, verso il
1500, un villaggio fu
Bruciato
per conto del principe Artù e rimase viva solo una famiglia, a cui fu strappato
il figlio,
Merlino,
che aveva solo tredici anni quando fu portato in una fortezza chiamata Califur.
Merlino, fu accolto da Sene, il medico di corte,
e
iniziò i suoi primi studi per diventare intelligente. Un giorno, Merlino, usci
di casa per andare in un bosco, e raccogliere delle erbe per
Sene
e un rumore lo impaurì: un uccello gigante piombò a terra, costringendo Merlino
a correre più forte che poteva per non essere
divorato da quell’ uccello, che mangiava solo carne umana. Ad un certo
punto, quando l’ uccello era molto vicino a Merlino, un uomo saltò fuori dal
nulla e cercò di impaurire l’uccello, ma questo gli buttò via la spada. I due
corsero e si nascosero dietro un albero abbattuto mentre,
l’uccello prese il volo. Quell’ uomo era l’ Ancillotto. Merlino per
ricompensare Lancilltto per averlo salvato e con il permesso di Sene, lo
condusse a palazzo e lo fece alloggiare nella casa di Sene.
Il
giorno dopo, per una festività, il re diede a corte un banchetto per
festeggiare; con l’occasione una signore diede al figlio del re un calice
avvelenato, essa infatti praticava la magia nera, e il re non voleva che si
praticasse, così Merlino, sapendo che il calice era
avvelenato, lo tramutò in acqua con i suoi poteri e grazie al aiuto del suo
capello magico, in cui erano scritte tutte le formule magiche esistenti.
Dopo
un po’ di tempo, a quella bellissima festa si sentì un rumore strano, che
impaurì tutti e rovinò la bellissima festa: era l’uccello. L’uccello dopo vari
abachi, in altre fortezze e villaggi, distrusse tutto, mangiò tutti e non
rimase più niente delle persone; ora era arrivato il momento di Merlino e degli
abitanti del regno. Tutti si rinchiusero nelle loro case e il re disse di non
uscire per nessun motivo.
Tutte
le guardie del villaggio; presero le loro disposizioni, iniziarono a tirare
lance, spade e di tutto per non far avvicinare il mostro.
Per
un momento l’uccello sembrò andarsene e tutti cantavano vittoria, ma dopo
alcuni istanti, si sentì un urlo terrificante:l’uccello entrò nella fortezza e
Artù e i suoi cavalieri cercarono di ucciderlo. Merlino, vedendo che non ci
riuscivano fece un incantesimo sulla spada da Artù; questi lo colpì e l’uccello
cede a terra.
Subito
dopo si poterono riprendere i banchetti e nessuno morì, ovviamente grazie a
Merlino!