YACON
C’era una volta in un luogo molto remoto,
un villaggio piccolissimo di soli
cinquanta abitanti.
Un giorno arrivò uno stregone che si impadronì
del piccolo villaggio e trasformò tutti
gli abitanti in suoi schiavi con un incantesimo.
L’incantesimo si poteva spezzare solo uccidendo il mago.
Questi, convinto di aver tutti gli abitanti al suo
servizio, non si accorse di aver tralasciato un
ragazzino di soli quattro anni, di nome Yacon.
Yacon era molto basso, aveva una voglia
incredibile di giocare, i suoi occhi erano di un blu marino.
Portava capelli “cortissimissimi”, tanto
da sembrare pelato.
Purtroppo era orfano: i suoi genitori erano morti durante
una battaglia contro i Troll.
Dopo sette anni, quando Yacon ne aveva undici.
Una notte arrivò una fata e gli disse:-Svegliati!Svegliati-
Yacon rispose:-Chi
sei? Vieni fuori codardo!-
-Io sono una fata venuta da molto, molto lontano-Sussurrò la fata.
-Ma cosa vuoi da me?-Ricambiò Yacon.
-Io voglio che tu vada contro il mago per far ritornare normali gli
abitanti
di questo paese-Esclamò la fata.
-Ma come farò?-Chiese Yacon.
-Tu devi contare sul tuo
coraggio- Urlò con convinzione la fata.
Dopo due giorni Yacon si decise e si
avviò verso il castello del suo malvagioavversario.
Il mago, preoccupato, lo vide entrare e comandò ai suoi sudditi di
attaccarlo.
Dopo un paio di colpi senza effetto, Yacon
riuscì a sconfiggere i soldati del mago e
Continuò poi a camminare per trovare il mago stesso che si era
nascosto sulla torre più alta.
Il ragazzo lo raggiunse e gli disse:-Tu
non riuscirai a sconfiggermi!-
Il mago ricambiò:-Davvero?Allora prendi
questo;soldo di cacio che non sei altro.-
Dopo una lunghissima battaglia fra i due rivali,
Yacon ebbe la peggio.
Tutto a un tratto spuntò nella stanza una
luce fortissima da cui uscì la fata che aveva parlato con il giovane.
La fata diede a Yacon un bastone magico
con cui avrebbe ucciso il mago; Yacon usò il bastone
con cui riuscì a distruggere il mago e liberare
dall’ incantesimo gli abitanti del paese.
Eliminato il mago, il villaggio fece una lunghissima festa in onore
di Yacon.
Di Foffano
Manuel