Le avventure di Hores

 

 

C’era una volta, in un paese molto lontano di nome Nimia, un neonato.

I genitori del neonato però, non sapevano che… era un mago.

In quel villaggio era stata bandita la magia per un susseguirsi di brutte esperienze, come la distruzione della città.

I genitori lo nascosero in un altro villaggio, Sireù, e dissero che il neonato era morto, in modo che potesse imparare ad usare la magia.

Il neonato venne affidato ad un anziano mago con la barba bianca di nome Bartos.

Bartos diede al piccolo il nome di Hores, che nella loro lingua significava “il prescelto”. Con il passare degli anni Hores diventò sempre più grande, forte e coraggioso.

Il giorno del suo diciottesimo compleanno in paese la gente che lo conosceva, stava cominciando ad addobbare la casa per la sua festa.

 Il ragazzo,quando si svegliò, uscì e vide tutte le persone a lui care, festeggiarlo. Verso sera, cominciarono ad arrivare sempre più rapidamente delle grosse nuvole nere.

Il popolo sapeva cosa stava succedendo, tutti lo sapevano, tranne lui.

 Bartos, allora decise di raccontare in fretta perché tutti temevano questo mago e disse:-questo è il mago più crudele e cattivo che tu potessi mai conoscere.

Tempo addietro distrusse questo villaggio, e uccise molte persone a noi care-.

Hores, un po’ impaurito, rispose a Bartos:-lo sconfiggerò io-.

Infatti Malos era venuto per questo, per metterlo alla prova; si rivolse a Hores e disse:- tutti dicono che tu sei il ragazzo più forte e più coraggioso mai venuto al mondo, ora faccio una proposta e sta a te accettarla-. Hores rispose:- accetto di cosa si tratta? -. Malos aggiunse.

-ormai hai accettato, non puoi tornare indietro-.

Gli spiegò la prova:- la prova consiste nel riuscire ad avventurarsi nel bosco degli spiriti, attraversare il fiume di acido ed in fine oltrepassare le sette colline viventi ed arrivare nel mio antro e combattere con me- Hores accettò.

Bartos ormai non poteva fare più nulla per impedirgli di andare.

Per aiutarlo, gli disse:- questo ciondolo è magico e per aiutarti puoi chiedergli soltanto tre desideri-.

Hores lo ringraziò e partì, cominciando la sua prova passando per il bosco degli spiriti.

per ripararsi dagli attacchi degli spiriti chiede al ciondolo una specie di bolla, che lo avrebbe reso immune dagli attacchi degli spiriti, ora toccava al fiume di acido.

Il ragazzo mise dei tronchi in modo da fermare un ponte; chiede al ciondolo di farlo diventare immune dall’acido e lo attraversa, arrivato alle sette colline viventi si ricordò di avere soltanto un desiderio a sua disposizione, allora cominciò a camminare sulle colline.

Camminò per ore ed ore, ma non era possibile attraversare perché esse si muovevano e gli facevano cambiare strada.

Allora fu costretto a chiedere il terzo ed ultimo desiderio.

Chiese di immobilizzare le colline in modo da riuscire ad attraversarle.

dopo più o meno due ore, arrivò alla grotta di Malos.

Entrò nel suo antro e vide che malos lo attendeva. Questo cominciò e attacco e Hores rispose.

Andarono avanti ore senza che nessuno perdesse o vincesse.

Hores, però, notò che Malos per lanciare gli incantesimi, usava un vecchio bastone. Pensò, dunque, di spezzarlo.

Prese coraggio e con la spada corse verso Malos e tagliò a metà il bastone.

Malos era impotente.

Non poteva più attaccare e allora Hores impugnò la spada e lo trafisse.

Vinse. Hores; si affacciò alla finestra e vide che il cielo stava tornando azzurro e che tutti i suoi incantesimi stavano scomparendo orgoglioso di sé tornò a casa e tutti gli abitanti lo applaudirono e lo festeggiarono perché finalmente erano liberi; non erano più prigionieri.

E vissero tutti felici e cont   

 

Sandonà Jessica