ALLA CORTE DI RE ARTU’

Caro diario,

qualche giorno fa, il prof. ha detto che avremmo fatto una gita alla corte di re ARTU’, visto che abbiamo letto alcune letture di Epica sul ciclo” Bretone”.

Tutti noi cuccioli siamo scoppiati a ridere,pensando che il prof. ci stava facendo uno scherzo.

Allora il prof. ci ha spiegato, che ha un amico, di nome SERBISTECCA, che si è trasferito li e ci farà da guida. Tutti siamo scopiati di nuovo a ridere, perchè non è possibile che uno dei nostri giorni, viva nel passato e non si può andare nl pasato, ma neanche nel futuro.

Il prof. diventa serio di colpo, ci dice che è tutto vero e tra due giorni dobbiamo farci trovare in areoporto, a Venezia, con solo  i documenti e i vestiti che indossiamo, perchè arrivati alla corte di re Artù, ci avrebbero dato tutto ciò che ci servirà.Tutti noi cuccioli rimasti a bocca aperta, non abbiamo più detto niente.

Due giorni dopo, eravamo già tutti in aereoporto alle 7 in punto, tanta era la nostra curiosità. Il prof.ci porta all’ aereo, saliamo e ci sediamo ai nostri posti. Quando l’aereo decolla a un certo punto i finestrini diventano  scuri per affrontare lo strano viaggio. Neanche il tempo di decollare che eravamo già atterrati. Quando siamo scesi eravamo stupiti, non c’erano palazzi, macchine e al loro posto c’erano tanti alberi e campi, cavalli e persone vestite con abiti strani. Allora noi cuccioli abbiamo chiesto al prof. dove eravamo finiti e che tipo di aereo era il nostro. Il prof ci risponde che non era un aereo , ma una macchina del tempo, un ” AEREOTEMPO” e ci trovavamo in Inghilterra al tempo di re Artù. A un tratto si avvicina un uomo era  ‘lamico del prof. , Ser Bistecca, che ci portava i vestiti e ci avrebbe portato a CAMELOT. Dopo circa due ore di camminata siamo arrivati a Camelot, dove c’era un castello meraviglioso e gigantesco, era il castello di RE ARTU’. C’era tanta gente vestita con vestiti semplici o con armature. Le botteghe erano semplici e povere. All’interno del castello ci aspettavano Morgana e Ginevra, che ci fanno visitare il castello , le stanze erano grandi, poco luminose e tanto fredde…Ops!!…ma non abbiamo visto i bagni , ma c’erano? Poi Perceveral ci ha portato all’armeria dove era pieno di spade, lance e armature. Dopo ci hanno portato in un grande salone, dove c’era un enorme tavolo con sopra tanto cibo da riempire la pancia a un’ esercito e tanta acqua e vino. Dopo il pranzo SER LANCILLOTTO ci ha portato a farci vedere la stanza della tavola rotonda, dove re Artù e i suoi cavallieri più fedeli si riunivano per discutere delle battaglie e del regno. A un certo punto entrò un uomo con in testa la corona, era re Artù e ci dice che ci porta a vedere la spada nella roccia. Siamo rimasti stupiti nel vedere la spada nella roccia, era lucente,e uno alla volta solo i cuccioli maschi hanno provato a estrarre la spada , ma non ci è riuscito nessuno. Fuori dal castello i cavallieri avevano organizzato un torneo di armi per noi ed è stato bellissimo. Ad un certo punto arriva Mago Merlino che ci dice che il nostro tempo li è finito e con Ser Bistecca siamo tornati all’aereotempo che ci ha portato a casa.E’ stata una gita bellissima e emozonante, ma ci siamo accorti che mancava qualcuno di noi..

.” AIUTO , AIUTO , RE ARTU’ AIUTACI TU”…NON C’E’ LA FACCIAMO PROPRIO PIU’

10 pensieri su “ALLA CORTE DI RE ARTU’

  1. prof.

    Bellissimo!

    Sei entrato pienamente nella consegna e hai dimostrato di aver letto l’antologia. Ser Bistecca e il finale sono idee brillanti. Spero di poter leggere ancora qualche altra vicenda accaduta alla corte di re Artù. Ricordi qualche altra esperienza trascorsa con i tuoi compagni a Camelot? Senza obbligo, se vuoi, quando vuoi, puoi raccontarci qualche altra storia?

    Bravissimo!smiley

  2. danair

    Call_of_duty quando parlavi di noi cuccioli nn sembrava che parlavi di animali ma di ragazzi normali.

    Comunque il testo era bellissimo. Sopprattutto l’aereotempo.

    danair

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