Il sigillo dell’imperatore

Il sigillo dell'imperatore by Giuliana Boldrini, Bruno Mondadori, Economic  pocket edition - AnobiiAutore: Giuliana Boldrini

titolo: Il sigillo dell’imperatore

casa editrice:Mondadori

genere: narrativa

 

Trama

Il libro è ambientato nel III secolo d.C, dove Weri, figlio di Rotruda, antica dama sassone e Ulderico, eroe sassone; abituato a vivere nella povertà e nella fatica fino a quando due franchi, un diacono di Carlo Magno e un nobile ragazzo vennero per conto di Carlo Magno a prendere Weri per portarlo a corte. I due ospiti vengono invitati a restare per cena  per qualche giorno ma poi dopo la prima sera i due decisero di andare via insieme a Weri all’alba del giorno dopo. Portarono anche il carro degli omaggi per l’imperatore. Weri partì insieme a Witichindo, maestro d’armi, per ordine di sua madre. Durante il viaggio vi furono molti imprevisti, come l’alloggio presso uno dei funzionari dell’imperatore e  l’incontro nella foresta dei banditi, dove Weri e Witichindo furono rapiti da Kurt il Nero; inoltre incontrarono  anche il drago dal lungo naso in una grotta credendo fosse un mostro in realtà era un elefante del re, spiegò il ragazzo che era assieme all’animale, ed era incaricato di portalo a corte ad Aquisgrana. Una volta arrivato a corte Weri assieme al suo amico sassone entrarono nella scuola del Palazzo, fece moltissime conoscenze anche con ragazzi di paesi diversi. Il giorno in cui l’imperatore doveva tornare dalla caccia del bufalo, Weri e molti altri ragazzi, dovevano prestare giuramento all’imperatore ma prima che arrivasse  Weri si  rifugiò in un boschetto vicino la Cappella, dove incontrò Witichindo, il quale gli disse che se ne sarebbe andato via e sarebbe tornato alla sua tribù, (nonchè la stessa di Weri). Non appena le trombe suonarono Witichindo si alzò diretto verso la strada di ritorno, arrivò Gil che chiamò Weri per attendere l’imperatore. In quel momento Weri si rese conto che la sua vita da ragazzo si allontanava da lui insieme a Witichindo ormai invisibile dietro le piante che se ne stava andando, ma che la nuova vita lo chiamava con la voce ridente dell’amico Gil.

Giudizio:

Questo libro anche se corto mi è piaciuto molto, perchè racconta il viaggio di un ragazzino sassone verso la corte dell’imperatore e inconsciamente anche il viaggio dall’essere un ragazzino all’affrontare tutte le sfide della sua nuova vita.

Pandina

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